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Asti 14 settembre 2014 – Festival delle Sagre

Festival delle Sagre Asti

Festival delle Sagre Asti

Intendiamoci, non è un vero e proprio evento fieristico (ma ne fa parte come vedremo dopo), e anche se presenti delle bancarelle non sono sono le protagoniste. Però in questa manifestazione ci sono coloro che le fiere e le sagre le organizzano, le gestiscono, le animano, le rendono possibili e dunque, dato che si tratta nella quasi totalità di volontari entusiasti, meritano una menzione speciale in questo blog.

Asti è una città che ha nel centro, rara fortuna, ampi spazi come la piazza Alfieri e piazza Campo del Palio a ridosso del magnifico centro storico. Ed è in questa piazza che si svolge la manifestazione. Il colpo d’occhio è notevole, una marea umana in movimento continuo fra gli stand di oltre quaranta pro-loco in rappresentanza di altrettanti paesi della provincia più un paese ospite (quest’anno era una località del Friuli).

Ciascuno stand è una ricostruzione di una casetta tipica o caratteristica del Comune rappresentato. In ognuna di esse si servono due o più piatti (di norma una pietanza e un dolce o un primo e un dolce) e a chi acquista il piatto principale viene offerto un bicchiere di vino.
Si può dire che c’è il mondo, migliaia e migliaia di persone di ogni età, estrazione sociale, luoghi e provenienze si addensano intorno alle “casette” preferite, vuoi per la curiosità, vuoi per il piacere di assaporare qualcosa di conosciuto e difficilmente riproducibile a casa.

L’organizzazione è ottima, la distribuzione delle strutture è ben allocata e, sebbene si sia qualche decina di migliaia di persone, veri ingorghi o resse non ce ne sono, grazie anche all’ampio spazio della vastissima piazza. Sono collocati anche dei “punti acqua” dove poter dissetarsi gratuitamente a patto di avere un bicchiere a portata di mano (venduto a un euro con tanto di sacchettino di plastica da appendere al collo) ma anche una bottiglietta di plastica va benissimo.

Festival delle Sagre Asti

Festival delle Sagre Asti

I prezzi delle consumazioni sono abbordabilissimi: un piatto di gustoso risotto al tartufo, anche se non il bianco pregiato di Alba, 4,50 euro, così come un delizioso “tonno di coniglio” (morbidissimo).
E poi il vino. Buono e piacevole, gradito a tutte le età. Va ricordato infatti che la manifestazione (preceduta al mattino dalla sfilata con migliaia di figuranti che attraversano le vie della città) rientra nella più ben nota Douja d’or, di cui parlai qualche anno fa sempre in questo blog e che è ormai uno dei più prestigiosi appuntamenti enograstronomici d’Europa se non proprio del mondo.

La manifestazione sa conservare, malgrado il suo respiro internazionale, la misura locale offrendo un getto di luce su una realtà contadina che è la forza e la fortuna di queste terre.
Un festival che vale davvero la pena di essere visitato, non solo per il piacere di assaporare piatti di elevata qualità e dell’ottimo vino, ma anche per i colori, per la vitalità che trasmette, la cultura che ostenta e diffonde verso valori autentici che sono sapientemente salvaguardati pur nella condivisione della modernità.

Sito dell’evento: www.doujador.it/festival-delle-sagre-2014

 

 

Festival delle Sagre Asti

Stand di Montiglio

Festival delle Sagre Asti

Stand di Casabianca

Festival delle Sagre Asti

Stand di Cortazzone